È una frazione di secondo, abbasso lo sguardo e li scorgo: i solchi sul tavolo. Graffi remoti che formano lettere o numeri. Due nomi di persona qua e là, un 9.14 ripetuto, “qui il…ha dato fastidi di”.
Doveva avere una certa intensità nella calligrafia.
Il tavolo è l’unica cosa che non mi appartiene, l’ho trovato qui, in questa casa. Acero bianco, morbidissimo, con occhi neri che si materializzano un po’ ovunque. Le parole incise dal precedente inquilino sono un tonfo al cuore. Soprattutto perché non appaiono affatto volontarie, è evidente. Come se il tavolo avesse voluto assorbire certi segreti, ma in modo frammentario; ogni giorno un pezzetto, appena il proprietario vi si fosse soffermato a scribacchiare su fogli provvisori.
Mi avvicino, naso rasente come una bestia che fiuta, fletto il collo fino a trovare il controluce che rivela le curve. Sono in cerca di senso, indizi forse, necessari alla comprensione di qualcosa, non so bene cosa. “7.45, Sonia D, di una mia“. Non capisco. Scansiono la superficie in ogni angolo e con la testa spingo un bicchiere oltre il borgo, cade a terra frantumandosi.
D’un tratto è il risveglio di un bisbiglio, la voce morta di qualcosa. Alzo lo sguardo e si materializza a pochi centimetri. Mi punta col suo muso arido, osservandomi senza occhi. Ipnosi. Congelo le mie ipotesi e rimango a fissare il suo codice muto. Ritmico ticchettio di legno – acuto, crepitante a tratti – come se digrignasse i denti fino a spaccarli. Sembra durare anni, scrive qualcosa, ma è solo suono. Ascolto fino a renderlo insopportabile; d’un tratto volgo il viso altrove, il discorso è interrotto, si dilegua. Un’eternità deve essermi appena scivolata davanti.
Il tavolo è scuro, macchiato al centro da nuvole di piccoli fori. Ogni buco è una lettera sconosciuta, mi allontano e lascio che il vento improvviso faccia risuonare le sue vocali, tutte insieme.
Forse parla di tempo e spazio, di morte, e menzogna. Indecifrabile poesia dei tarli.
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bravissima
belle le foto e il testo! thanks
ciao!
grazie mille! ciao :)
che bella che sei, molto intensa!
cose strane che accadono nella solitudine :)
Meraviglia, solo questo mi meraviglia. Non il solo tra i tuoi racconti, ma il contenuto. Io dò molta importanza all’origine del pensiero e l’artefice del tuo è un poeta.
Da i miei scritti capirai quel che intendo. Poeta per la fotografia che ti ritrae. Quei colori, luce del mattino o primo pomeriggio, nell’aria odore di caffè macinato, gocciolio di un rubinetto che perde, questo quei colori evocano nella mia mente.
Ciao
Assoluta!
ma che bello! Adesso sono curiosa (e anche un po’ inquieta) :-)
Ciao Rebecca,
Immagino che questo periodo d’isolamento ti turni particolarmente e, in un certo modo, sia una fonte d’ispirazione per te. Bellissime foto e i tuoi racconti sono belli, ma malinconici, scuri, ma con una certa luce. In poche parole, la tua arte è un ossimoro.
Grazie, credo che tutta la mia esistenza si giochi sul tira e molla fra due opposti. Il contrasto è la base della estetica, e l’ossimoro, come tu dici, forse ne rispecchia le sfumature. O semplicemente tendo a disobbedire a me stessa continuamente, in modo frammentario, talvolta causale.
Grazie del tuo prezioso passaggio!
Prego, è stato un piacere!
Mi piace quello stile che hai di raccontare certi dettagli, lasci spazio all’introspezione, favorisci in chi ti legge il cogliere aspetti che sanno di quella vita fatta di emozioni, sensazioni, gusti, rumori, odori, contrasti… Ciao Rebecca :)
Ciao :) grazie davvero
tarme o tarli?
tarli tarli tarli
sono anni che uso tarme perché suona meglio, ma intendo tarli :D
uhm… mi rode una tarma
sarà che quando ero piccola mi obbligavano a mangiare dei biscotti con uno strano strato di tela leggera sopra, non mi spiegavo il motivo di quella lanugine, ma erano buoni. Forse mi sono rimaste dentro, le tarme.
la tela direi, non le tarme
interessante…
dai, ti ho aperto una prateria
davvero!!
Sei brava. Complimenti x il modo in cui scrivi e descrivi.
grazie mille! :)
Di nulla.
Scrittura raffinata signora, molto precisa, si sente la cura ma non c’è solo quello. L’intuito del nascosto, del tra le righe, il senso di una storia che incredibilmente potrebbe completare anche chi legge…ecco questo lo trovo straordinario. Ti leggo in silenzio generalmente, spero che questo non ti faccia adombrare, grazie dei tuoi sguardi da me.
se anche solo uno riesce a percepire quel nascosto fra le righe allora posso finalmente ritenermi completa
grazie :)
Solo uno? Mi immalinconisce tutto questo ma forse, dopo moltissimi anni di rete e altrettanti di lettura, hai ragione. Ma è un vero peccato…i segni sul tavolo non saranno mai decifrati, è probabile che verranno distrutti assieme al tavolo.
Ho iniziato a leggerti e continuavo a guardar la foto di lei sul tavolo, mi stava venendo da ridere, nei primi passi, come se la foto ritraesse di uno stato d’animo attuale comune a tutte le mamme, alle ragazze che sono annoiate e simili! Poi mi son ripresa ed ho proseguito ☺️
Interessante la tua visione sulle tracce lasciate sul tavolo… brandelli di umanità..tracce eterne che rimangono attaccate agli oggetti. Bello il tuo stile. Ciao Lena
Tracce che lasciamo ovunque, senza saperlo, ma non eterne!
Grazie del tuo passaggio :)
Eterne … senza tempo … grazie a te per i tuoi scritti.
Sempre bravissima.
Molto bello questo scritto. Il tuo stile mi piace. Brava!
Ipnotico. Davvero. Cupo e misterioso come questo tempo che stiamo vivendo. La sospensione del tempo come unica trama, la musica delle parole l’intreccio formidabile che cattura
Un racconto “faticosamente” emozionante. I tuoi racconti, seppur inquietanti, mi incuriosiscono e mi tengono incollata allo schermo. Le foto sono geniali, belle fatte bene. Nonostante l’oggettiva differenza di comunicazione, leggo e guardo con piacere. Ciao
Mille grazie! Davvero :)
Figurati!!
Stupendo! Complimenti davvero!! Sei profonda oltre che bravissima!!!
millemila grazie :))
e cose e successo dopo?
ho capito che la poesia delle cose incomprensibili trova il suo senso proprio nel fatto che non sono in grado di comprenderlo
bravissima hai un vero talento, dopo mi daresti qualche suggerimento PER IL MIO BLOG?
Certo! Se sono in grado volentieri, mi puoi scrivere anche privatamente a rebecca.lena.92@gmail.com
come si fa?
e poi grazie per la generosita ma non so come comunicare in p5rivato su wordpress
possiamo comunicare qui dopotutto nessuno ci vede
certo, dicevo che per comodità se vuoi puoi scrivermi per mail, ti ho scritto l’indirizzo in alto
ah ok , ho notato che ti e piaciuto l’articolo sulla giornata della terra giusto
secondo te che articolo dovrei fare?
bèh, sicuramente tutto ciò, secondo te, di cui vale la pena parlare!
mmm grazie
Secondo me dovresti focalizzarti su un tema specifico e nel dettaglio, parlare in generale di macro temi attuali è deleterio, visto la quantità di persone e giornali che già ne parlano nel maremagnum della rete.
GRAZIE
PS TI HO FATTO UN ARTICOLO
Le tue parole graffiano l’anima, ma non è dolore ciò che ho provato. Sei davvero molto brava a scrivere! Questo testo è speciale.
Ti ringrazio davvero molto! :)
Buon 2022
Notevole. E comunque, quando parli di frammentarietà, con me sfondi una porta aperta. Complimenti e buona settimana
Molto bene! Grazie del tuo passaggio :)