14 Febbraio. Da un diario di polvere
Finisce così, Papavero. Sempre che finisca davvero; in realtà credo sia solo una sospensione necessaria, un po’ come l’esistere qui sulla terra. Un punto di equilibrio nel disequilibrio. Ti […]
Frammenti di racconti illustrati dalle mie Polaroid, presto disponibili in una raccolta completa sia cartacea che ebook, intitolata “Racconti della Controra”.
Finisce così, Papavero. Sempre che finisca davvero; in realtà credo sia solo una sospensione necessaria, un po’ come l’esistere qui sulla terra. Un punto di equilibrio nel disequilibrio. Ti […]
Ti guardavo stelo nudo nella nebbia. Credo sia stato il quadro più mite che i miei occhi abbiano mai dipinto. Come ci ho nuotato dentro ai torridi miraggi estivi! Mi abbandonavo, a […]
[…] Nel pomeriggio il buio giunse con alcuni fiocchi. Altea osservava i fiati granulosi soffiati dalla porta che si apriva e si chiudeva. Alcuni chicchi di neve si lanciavano […]
Morirebbe, lei, persa fra le vostre barbe. Fiori suoi coi capelli, con la pelle torrida e le unghie vere – aguzze, per trattenerla più a lungo – con il […]
Cosa mi hai fatto? Che mi levigo e son viscosa, mi sciolgo e mi raggrumo, sulla battigia, fra la schiuma della meraviglia e la saliva di qualche rantolo […]
E se abbracciandoci lentamente nell’attesa del tè decidessi di avvolgere il tuo collo intorno al mio di solleticarmi un po’ le guance con la tua barba di stropicciare […]
Per un istante decisamente breve, tra l’inconfondibile gusto caldo e ferroso del sangue, riconobbe sulla punta della sua lingua l’incredibile gusto del tè.
Leccò ancora la piccola fessura che si era aperta sul dito..
Si chiedeva perché il fiume scorresse in quel verso. L’orgia morbida di onde – come palmi di mani, cosce, seni, spalle – defluiva orizzontale davanti ai suoi occhi. […]
Mille mani su tutte le pareti. Mani scolpite, ripassate col gesso, disegnate con grafite; sagome tremolanti o ben decise. Alcune sono riempite di brevi biografie, altre sono cornici di […]
Il vento che stramazza sull’asfalto, tossisce un po’ di ruggine dai lampioni. A tratti lo sento sfiatare odio dentro le grondaie. Ho pensato di spalancare la finestra per farmi […]
Agosto, 1962 La fiutavo quella voce, nell’aria farinosa della soffitta: una vibrazione cupa, vivida. Sgorgava fuori da quegli occhi adagiati su due morbidi cuscinetti di pelle. Le sopracciglia […]
Esaminò tutto il perimetro in punta di piedi, con le orecchie ben tese ad ogni scricchiolio del pavimento. Soffermandosi distrattamente su tutto ciò che un tempo erano state […]