Ti guardavo stelo nudo nella nebbia. Credo sia stato il quadro più mite che i miei occhi abbiano mai dipinto. Come ci ho nuotato dentro ai torridi miraggi estivi! Mi abbandonavo, a bagno, per sciogliermi tutte le vene e tutti i grovigli. Tendini usurati.
Eppure tu, come ti scioglievi, là con me, fra le guance bianche di quella nuvola, con la pelle tiepida di legno, di statua antica, custode semidio e semibestia di un enigma meraviglioso del tempo. E quel segreto lo tenevi incastonato, forse, nella gora che ti scorre in mezzo agli occhi.
Quanto ti celebro adesso, nel mio respiro impollinato.
Buonanotte corpo da adorare, da assaggiare a piccoli morsi, da respirare dentro al cuore cavo, da smaterializzare come un profumo fra i pensieri, da immaginare sulle punte ossute di tutti i rami, da scavare come una pozza calda in cui morire.
Da chi ama leggere ad una persona che ne parla tanto e che li apprezza.
Grazie della visita e grazie per i racconti che posso leggere in questo blog.
Un abbraccio.
L’ha ribloggato su I PENSIERI E LE POESIEe ha commentato:
Leggete Rebecca, giovane e talentuosa scrittrice e poetessa.
A Paroledipolvereblog😁😁 mamma mia come fai a seguire 1600 followers…complimenti!
Infatti sono i followers a “seguire”, non io :D
Ah beh…allora😁
Buon giorno, grazie per la tua visita. Bello il tuo blog.
Grazie a te! :)
Veramente hai tanti followers…bella poesia^^^
Rebecca, ma chi sei? Sei un sogno o sei una realtà da sognare? Svapori e ti ricomponi nella carne; poi fuggi, mordi e rifuggi e non si sa
dove vai. Ma ci sei e rimani in ascolto dei nostri tentativi di capirti. E la sera è più aperta di quello che appare.
Io sono solo il ricordo polveroso di Rebecca Lena.
Per questo il segreto è più visbile. Quante sono le vite che hai vissuto?
Infinite
Se non tutte.
Anche quelle che vivrai?
In margine: quanta scrittura c’è, nel mondo, che vive fuori dai libri, nell’etere. Che ha bisogno, però, di farsi carta e bruciare.
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