La meteopatia mascherata da malessere mascherato da esperienza metafisica è l’unica autentica condizione perché possa incontrare nuove solitudini nascoste al mio io, esse prendono la forma di altre ombre che non mi appartengono, che sono le ombre di tutti coloro che si nascondono da loro stessi, e dunque da me. Nel malessere metafisicopatico non esistono davvero “altri” ma solo ombre di vuoti affini. Proprio nella lettura, indotta da questa condizione, è possibile penetrare vasti maelstrom neri, esattamente come wormhole, per governare il tempo psicologico nonché bucare la dimensione del vero contatto con l’altro.
L’altro non è il diverso ma semplicemente il corpo successivo, o precedente. Una buccia originale attecchita ad un meccanismo mobile che internamente è dotato solo di paura e attrazione. Ma il motore che lo muove non sono davvero quest’ultimi, piuttosto un vortice residuo di nullità cosmica, come un fuocherello che non brucia, custodito dentro un’ampolla fatta di menzogna. Allora la paura e l’attrazione turbinano vorticosamente intorno ad essa, ma non sono capaci di vedere attraverso perché la superficie di quest’ampolla è opaca; dunque bruciano vive, alimentate dal dubbio del suo contenuto.
Questo satellitismo atomico è scintilla di tutto l’organismo che sostiene, ma si manifesta stratificato: in altre vertigini o cose brusche antropomorfizzate, in ombre, profili, volti o ghigni, discorsi e dialoghi, banchetti, silenzi, paralisi e danze, manie, insicurezza, spasmo, dolcezza, fastidio, malessere, desiderio.
Quando trasformi le parole in esseri senzienti quando compì una magia.
Il problema maggiore è la nebbia interiore, che non ti lascia comprendere cosa sta accadendo dentro di te! :)
Brava
Bellissimo racconto e bellissima foto.
Semplicemente geniale. Mi piace!
geniale, bellissimo, grazie per “Le partage”.
Ciao cara Rebecca!! Scrivi molto bene anche se faccio fatica un po’ a seguirti!! ma approfitto di questo tuo spazio per ringraziarti dei tuoi like!! Grazie!! M’incoraggiano a scrivere.. 😊❤
Articolo stupendo!
Difficilmente ho riscontrato parole così sublimi d’avere la potenzialità di entrare nel mio essere, e non uscirne più. Complimenti, non aggiungo altro.
il sublime entra dove trova del sublime, grazie
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non ho capito in che modo si stabiliscono le relazioni tra due individualità, pur mantenendo ciascuna la propria personalità
…ma non vorrei aver frainteso…
Ma tu sei me al femminile. Dobbiamo risolvere.
Stavo giusto cercando un me al maschile!
Il commento anonimo è il mio… Mi ero dimenticato di loggarmi… Cmq quando lo trovi avvisa…
Ahah ottimo..fa sapere quando lo trovi…dentro o fuori di te…
Leggerti è stato come guardare la lavatrice durante la centrifuga, in attesa che finisca. Rapito.
Cerco di vederlo come un complimento :D grazie
Fidati, lo è. 😊
<3 <3
Anche io rimango lì. Aspetto. Poi mi rendo conto che non sono su Rai 1.
e meno male!
Finalmente qualcosa interessante da leggere
Molto bello ed interessante!
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