Kintsugi
Giace il campo. Le pillole fragili, sparse a semenza, sono sottili come monete per gli occhi prima di partire. Chiudo il recinto che delimita questo non luogo, ma adesso il […]
Giace il campo. Le pillole fragili, sparse a semenza, sono sottili come monete per gli occhi prima di partire. Chiudo il recinto che delimita questo non luogo, ma adesso il […]
Lasciate che mi privi, dato che sono già stata privata, di ulteriori strati che ormai non mi occorrono più. I miei arti, ad esempio, come i rami vigorosi in primavera. […]
Paese di massi, il mio. Giganti di pietra serena col viso liquefatto, come se il tempo atmosferico avesse voluto scavare loro emozioni, che non hanno, per ricambiare piacevoli sguardi al […]
Non vivere di emozioni, ma vivi di intuizioni. Ogni cosa, ogni cima di abete incorniciata da una finestra emette un grido atono, una movenza lieve che scuote qualcosa. Pare così, […]
Qualcosa si fa loquace fra i gesti delle mie dita e quelle altrui che non vedo. Ma quei segni di parole insonorizzate altro non sono che ombre dei miei? O […]
Non voglio intrattenere, ma guidare in tratte nere. Tutto ciò che dico è verità ricostruita e non finzione che ha origine nella verità. Non posso che sentirmi libera nello smembrare […]
Potrei quasi rimanerci per sempre, adesso che l’aria si fa mite. L’alternarsi luce buio, esultanza terrore, quiete nostalgia, è una ruota levigata da una velocità incomprensibile, e non indugia, né […]
Il globo lunare, perfettamente intagliato, è un buco per spiare. Ho aperto la finestra e due raggi di lampione sono entrati senza chiedere. Due pupille arancio scoppiettano ora sul muro: […]
È una frazione di secondo, abbasso lo sguardo e li scorgo: i solchi sul tavolo. Graffi remoti che formano lettere o numeri. Due nomi di persona qua e là, un […]
Vedo un corpo, dentro una casa, dentro un pianeta, dentro un limbo di materia. Ogni suo pensiero colpisce le pareti con un tonfo che nessuno può sentire, forse una piccola […]
Perché io non sto, non so stare, ovunque nella normalità. E rifiuto l’intrattenere mellifluo che conforta. “Andrà bene, io sento, lei disse, ama, l’anima, liberi, vivere, vivi!”. Ho il ribrezzo […]
La pressione atmosferica ci schiaccia i pensieri sopra la testa, il tempo è dinamico e pare ricalcarne le trasformazioni. Oggi la neve mi coglie, è un sussulto, le crisalidi del […]
Svanire? Forse, e senza preavviso. Il processo fermentativo della solitudine li ha sublimati nell’atmosfera, sparpagliati in ogni singola particella, lasciando i letti disfatti, le dita scolpite nel barattolo di crema, alcuni carrelli che non fanno più alcun rumore.
Che non mi si accusi di passività, se le circostanze mi schiaffeggiano il viso e io godo delle percosse, se le pareti si fanno più spesse ed io poso l’orecchio per ascoltare, se la morte si accoda al mio passo ed io sono pronta, e la invito a guidare la salita. Non sono inerte ai fenomeni, sono trafitta, sono reticolo leggerissimo, meraviglia assente, ma infima e senza autorità; filtro di intuizione gassosa, pan-direzionale, alleggerita pure da se stessa
D’un tratto ho due trampoli sottili, surrealisti, che mi permettono di saltare venti metri per ogni passo. Mi fiondo subito verso una qualunque direzione ma vengo scoperta, cominciano a inseguirmi.
Mi sono persa nel bosco, i cedri sono nudi e flettono il vento di modo che possa risuonare certe acute flessioni lignee. Cerco animali perduti, ma credo di essere la […]
Il terzo giorno Santa Brigida era inghiottita da una nube finissima. Se fossi uscita forse avrei perso con me tutta la testa, soprattutto i capelli che ho fatto bianchi per […]