
Mi hai scoperta.
Mi hanno svelata proprio i sospiri.
– Cosa vogliono dire? – Hai chiesto.
L’ultimo che ho lasciato scappare e che si è sfumato sul tuo mento, prima di svanire, diceva: ho nostalgia. Lo so che, ora come ora, pensi che sia una parola piuttosto banale, visto che la nostalgia che ha confine con l’assenza (quella ovvero di qualcuno o qualcosa che viene a mancare) è una nostalgia definita, finita, materica e dunque destinata a decomporsi; al contrario, la nostalgia che intendevo io, che si prova dentro alla presenza – attaccata al tuo viso ad esempio – ha confine col mistero dei tuoi pensieri, il nulla del tuo contenuto, quindi è indefinita, di gran lunga infinita.
Brividi sovrumani.
Eppure sono solo una pelle arida, oltre che “mite”: aggettivo epifanico che mi hai suggerito qualche giorno fa. Come il clima! Ho gridato io.
Aggiungerei anche porosa, infatti respiro e lascio passare la brezza più fine.
Vuota? Sì, anche vuota, ma lo sai che è una parola attraente per me, null’altro che positiva. Significa potenzialmente riempibile.
La pelle vuota è leggera come un vestito, mi lascio indossare e assorbo la tua condensa d’anima. Ma, a volte, quando appare su di essa – sugli occhi – l’immagine della tua bocca, con le tue pieghe intorno, le fosse in mezzo alle guance, e la vibrazione nella voce, mi sento quasi reidratare, rinsavire la polpa. Divenire animale strisciante.
Metamorfosi che, tuttavia, si esaurisce nello stesso momento in cui ha luogo, come ogni formidabile fenomeno climatico, fra nulla e nulla. Mi riaccascio adesso, logora.
Raccogli ogni mio lembo sparpagliato nel tempo.
Chiudi l’armadio, un giorno imprecisato nel futuro.
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Stavo proprio pensando al tuo prossimo articolo e …
telepatia! :D
Bello!!
Il Vuoto è forse il luogo non luogo più carico e fantastico…
luogo non luogo potenzialmente pieno di tutto :)
Eh si, esatto….
Racconto bello … e foto fantastica.
:) 🧡
Questa frase mi ha affascinato: “la nostalgia che intendevo io, che si prova dentro alla presenza – attaccata al tuo viso ad esempio – ha confine col mistero dei tuoi pensieri”. Ti porgo i miei complimenti, Rebecca 🌹
Grazie mille a te!
🙏🌹
Condivido
Sai trasformarti sempre di più nel meglio di te stessa . La foto che dire ti si può raccogliere in mano
Vorrei farmi piccola proprio per questo…
Molto profonda!!! Sei davvero straordinaria a descrivere emozioni e sensazioni dell’anima. Complimenti!!!
Ti ringrazio tanto! :))
Il vuoto non si spolvera e i ricordi diventano soffici
Commento sublime!
Che scritto meraviglioso…
Hai mai provato quel vuoto che è pieno di tutto?
Sicuramente, ogni giorno.
Sei fortunata allora
Che bello ogni tanto, incontrare sorprese come queste. Complimenti.
grazie del tuo passaggio! :)
E’ stato un piacere, con calma leggerò i tuoi racconti :)
Che dire? Sei proprio brava. Ciao, Rebecca. Al prossimo ‘vuoto’ o al prossimo ‘pieno’…al prossimo ‘sospiro’…
Uno dei miei preferiti…
La mai controra diventa ogni giorno più triste ma leggerti riempie il tempo e l’attesa, la tua definizione del vuoto è esemplare.
Grazie 💜
Uno scritto che riempie ogni vuoto che abbiamo, piccolo o grande che sia.
eppure gli spazi vuoti ci rendono più leggeri
questa è poesia in forma di prosa
Ci provo (:
ci riesci