A TU PER TU – Intervista
Originally posted on DEDALUS: corsi, testi e contesti di volo letterario:
“Amo la frammentarietà delle forme brevi, libere di cambiare direzione in qualsiasi momento, di saltare un po’ovunque nello spazio…
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“Amo la frammentarietà delle forme brevi, libere di cambiare direzione in qualsiasi momento, di saltare un po’ovunque nello spazio…
Giace il campo. Le pillole fragili, sparse a semenza, sono sottili come monete per gli occhi prima di partire. Chiudo il recinto che delimita questo non luogo, ma adesso il […]
Lasciate che mi privi, dato che sono già stata privata, di ulteriori strati che ormai non mi occorrono più. I miei arti, ad esempio, come i rami vigorosi in primavera. […]
Non vivere di emozioni, ma vivi di intuizioni. Ogni cosa, ogni cima di abete incorniciata da una finestra emette un grido atono, una movenza lieve che scuote qualcosa. Pare così, […]
Qualcosa si fa loquace fra i gesti delle mie dita e quelle altrui che non vedo. Ma quei segni di parole insonorizzate altro non sono che ombre dei miei? O […]
Potrei quasi rimanerci per sempre, adesso che l’aria si fa mite. L’alternarsi luce buio, esultanza terrore, quiete nostalgia, è una ruota levigata da una velocità incomprensibile, e non indugia, né […]
È una frazione di secondo, abbasso lo sguardo e li scorgo: i solchi sul tavolo. Graffi remoti che formano lettere o numeri. Due nomi di persona qua e là, un […]
Vedo un corpo, dentro una casa, dentro un pianeta, dentro un limbo di materia. Ogni suo pensiero colpisce le pareti con un tonfo che nessuno può sentire, forse una piccola […]
L’ora non è semplicemente un segmento temporale definito da un certo numero di minuti, ma è anche ora di spazio, luogo etereo del nonsodove. Può accadere infatti di rimanere intrappolati […]
Perché io non sto, non so stare, ovunque nella normalità. E rifiuto l’intrattenere mellifluo che conforta. “Andrà bene, io sento, lei disse, ama, l’anima, liberi, vivere, vivi!”. Ho il ribrezzo […]
La pressione atmosferica ci schiaccia i pensieri sopra la testa, il tempo è dinamico e pare ricalcarne le trasformazioni. Oggi la neve mi coglie, è un sussulto, le crisalidi del […]
Svanire? Forse, e senza preavviso. Il processo fermentativo della solitudine li ha sublimati nell’atmosfera, sparpagliati in ogni singola particella, lasciando i letti disfatti, le dita scolpite nel barattolo di crema, alcuni carrelli che non fanno più alcun rumore.
Esiste un posto, all’interno di un bosco molto fitto, è un’oasi incredibile, c’è sabbia, terra rossa, il cielo infinito come in mare aperto. È un luogo sospeso fra gli occhi dipinti sui tronchi dei faggi. Al centro di questa pozza satura di stupore, in una vasca di fango caldo, vive un corpo.
D’un tratto ho due trampoli sottili, surrealisti, che mi permettono di saltare venti metri per ogni passo. Mi fiondo subito verso una qualunque direzione ma vengo scoperta, cominciano a inseguirmi.
Oltre la quadratura degli infissi, è la dimensione sensibile, quella che muove il presente, a tendere i fenomeni elastici.
Il primo giorno ho osservato Santa Brigida dai piedi del Colle, ho percepito meglio la sua pendenza. Il secondo giorno da ovest, sulla curva di una collina che scende per […]
Caro passante, non so come sono giunta fino a questo punto, seduta su una tribuna di Buti ad aspettare i cavalli del Palio, senza aver dormito, con la testa pesante […]
Sto diluendomi. Gocciolo e il peso si asciuga. Il filo metallico che percorre perpendicolare il mio esistere diviene sempre più nudo, dunque più sensibile all’alito acido dell’accadere. Vado semplificandomi, sfogliando […]
Finisce così, Papavero. Sempre che finisca davvero; in realtà credo sia solo una sospensione necessaria, un po’ come l’esistere qui sulla terra. Un punto di equilibrio nel disequilibrio. Ti […]
[…] Nel pomeriggio il buio giunse con alcuni fiocchi. Altea osservava i fiati granulosi soffiati dalla porta che si apriva e si chiudeva. Alcuni chicchi di neve si lanciavano […]