Cap 6. Consigliano di assaggiare il più possibile
Morto? – rispose Tai. Clinicamente dico, ma per meno di un minuto, sì – sorrise Dioniso. Nel frattempo si erano fermati, il parco era silenzioso, solo qualche scricchiolio di foglie […]
Morto? – rispose Tai. Clinicamente dico, ma per meno di un minuto, sì – sorrise Dioniso. Nel frattempo si erano fermati, il parco era silenzioso, solo qualche scricchiolio di foglie […]
Il corpicino nero giaceva solido sull’asfalto. Con la punta del piede Olivia lo spostò delicatamente verso il marciapiede, era leggero e rigido, doveva essere morto di colpo durante la notte. […]
La stanza, lievemente rischiarata dalla luna, emanava un’aura diversa dopo quel risveglio, non più luogo di rifugio e tranquillità, ma inquietudine cupa. Il suono del vento distorto dall’altoparlante rimbombava ancora nell’aria, sembrava che avesse aperto una breccia invisibile nella quiete.
Proprio mentre tornavo a casa, oggi pomeriggio, ho voltato il capo verso ovest: un banco di pioggia battente solcava gli ultimi bagliori di sole. Sul fondale verde scuro della collina […]
Forse non ho nulla da dire. O almeno, ricevo continuamente informazioni, così tante che non le digerisco e le caco tutte intere. Circondata da opinioni triviali che mi mettono continuamente […]
Intuizione della notte. Il vento esiste solo nelle fessure che permettono lui di parlare. La serratura, a denti stretti, mugola baritona, molto spesso il suo lamento sale d’intonazione, grida terribilmente […]
Un frinìo d’ali impigliate, ogni sera, rimbalzano da una parete all’altra fino a trovare un cantuccio lanoso che li catturi. Mi ronza vicino proprio adesso, un corpicino sconosciuto, vibrante di […]
Eccolo il suono, emerso come una sveglia nel sonno. Vedo una grigia infamiliarità notturna là fuori, oltre i vetri. Non ricordo nemmeno chi sono e perché, le due note poco […]
Teste tagliate come una torta, perpendicolarmente, ad altezza del naso; vedevo il vero viso d’osso riemergere come punte d’iceberg nel mare di spugna rossa. Era un sogno di stanotte. Non […]
Sono le colline a generare fiumi, o i fiumi a generare colline? Ricevo paleocontatti con le mani mozzate, dentro una melodia di fischi che prima dell’alba mi inquieta. Temporeggio con […]
Non mi vedo, sopita nel vapore d’assenso e distrazione. Non ricordo di avere un corpo, né un viso. Distinguo una smorfia apotropaica riflessa sul vetro di una finestra riemersa: propaggine […]
Ho bisogno di un suono. Che raccolga questa manciata di pruriti e dia loro una forma compiuta. Ho bisogno di un codice, dettato dai lampi, o scosso da un ramo […]
Ricordo il vitreo bulbo oculare di una volpe appena morta. Voragine muschiosa, sospesa nel nulla. Avevo provato a raccoglierla dalla sua zampa ossuta – scricchiolii di un corpo appena investito […]
Il peso del petto, mi rifugio nei pensieri di spasmi di foglie, nelle macchie inaspettate dei lampioni. Il vento. Tutto scuote, ma scavo una fossa nel suolo. Il buio e […]
La finestra è un faro nel buio. Grida rapaci e brividi di alberi; ogni frequenza è un cono di suono. Precipito nel baratro di un sassetto che, non so come, […]
Mi hai scoperta. Mi hanno svelata proprio i sospiri. – Cosa vogliono dire? – Hai chiesto. L’ultimo che ho lasciato scappare e che si è sfumato sul tuo mento, prima […]
Dunque mi è caduto il libro là dentro. Ma il suo volo mi ha lasciato un lieve desiderio di precipitare al contrario dentro l’infinito, cosa che, in verità, mi è […]
Giace il campo. Le pillole fragili, sparse a semenza, sono sottili come monete per gli occhi prima di partire. Chiudo il recinto che delimita questo non luogo, ma adesso il […]
Lasciate che mi privi, dato che sono già stata privata, di ulteriori strati che ormai non mi occorrono più. I miei arti, ad esempio, come i rami vigorosi in primavera. […]
Paese di massi, il mio. Giganti di pietra serena col viso liquefatto, come se il tempo atmosferico avesse voluto scavare loro emozioni, che non hanno, per ricambiare piacevoli sguardi al […]