Non qui
Appena volgo lo sguardo verso la melma lunare ho come la sensazione improvvisa di essere nient’altro che una potenzialità di cose mai raggiunte. Un bisticcio di mani ansiogene, che uno spirito recondito – fra i miei tanti, sfuggenti – muove.
Appena volgo lo sguardo verso la melma lunare ho come la sensazione improvvisa di essere nient’altro che una potenzialità di cose mai raggiunte. Un bisticcio di mani ansiogene, che uno spirito recondito – fra i miei tanti, sfuggenti – muove.
Caro G, perché continuo a scriverti? Adesso non ricordo più nemmeno il tuo viso, chissà se l’hai conservato da qualche parte, prima di spogliarti anche di quello. Rammenti? Lo immagino […]
Svanire? Forse, e senza preavviso. Il processo fermentativo della solitudine li ha sublimati nell’atmosfera, sparpagliati in ogni singola particella, lasciando i letti disfatti, le dita scolpite nel barattolo di crema, alcuni carrelli che non fanno più alcun rumore.
Che non mi si accusi di passività, se le circostanze mi schiaffeggiano il viso e io godo delle percosse, se le pareti si fanno più spesse ed io poso l’orecchio per ascoltare, se la morte si accoda al mio passo ed io sono pronta, e la invito a guidare la salita. Non sono inerte ai fenomeni, sono trafitta, sono reticolo leggerissimo, meraviglia assente, ma infima e senza autorità; filtro di intuizione gassosa, pan-direzionale, alleggerita pure da se stessa
Esiste un posto, all’interno di un bosco molto fitto, è un’oasi incredibile, c’è sabbia, terra rossa, il cielo infinito come in mare aperto. È un luogo sospeso fra gli occhi dipinti sui tronchi dei faggi. Al centro di questa pozza satura di stupore, in una vasca di fango caldo, vive un corpo.
Caro passante, non so come sono giunta fino a questo punto, seduta su una tribuna di Buti ad aspettare i cavalli del Palio, senza aver dormito, con la testa pesante […]
Marzo 2019 Caro G, finalmente ti scrivo, tu non mi conosci perché sei morto ormai da due anni, al contrario io ti conosco da sempre, senza aver mai scambiato con […]
1) Camino, scaldo i piedi. “Il cimitero è il luogo in cui si compie la dimensione ossimorica dell’assenza/presenza. Mi sento sola e allo stesso tempo piena di assenza, che forse […]