Cap. 7 Senza nessuno che potesse più vederla
Anthophoridae, sono fossili di api solitarie – una voce robotica ripeteva quelle parole. Olivia era sveglia ormai da dieci minuti, immobile fissava il pattern di luci e ombre proiettate sul […]
Anthophoridae, sono fossili di api solitarie – una voce robotica ripeteva quelle parole. Olivia era sveglia ormai da dieci minuti, immobile fissava il pattern di luci e ombre proiettate sul […]
Il corpicino nero giaceva solido sull’asfalto. Con la punta del piede Olivia lo spostò delicatamente verso il marciapiede, era leggero e rigido, doveva essere morto di colpo durante la notte. […]
Senti là che frastuono oggi! Tai, con lo sguardo fisso nel vuoto, sobbalzò sulla panchina, un signore anziano si era seduto a mezzo metro da lui. Parla dei piccioni? – […]
La stanza, lievemente rischiarata dalla luna, emanava un’aura diversa dopo quel risveglio, non più luogo di rifugio e tranquillità, ma inquietudine cupa. Il suono del vento distorto dall’altoparlante rimbombava ancora nell’aria, sembrava che avesse aperto una breccia invisibile nella quiete.
Tai pensava ai clavi caligarii. Nonostante il parco della Fortezza intorno, gli alberi grassi ai lati, il laghetto zampillante, il suo sguardo volgeva solamente verso il suolo, l’erba, la strada […]
Quelle pietre sono cilindriche, corpo irregolare, levigato, materiale arenario. Ma la caratteristica più importante è il foro sopra una delle estremità, più o meno profondo, un buco circolare. Perfetto nelle […]
Proprio mentre tornavo a casa, oggi pomeriggio, ho voltato il capo verso ovest: un banco di pioggia battente solcava gli ultimi bagliori di sole. Sul fondale verde scuro della collina […]
Forse non ho nulla da dire. O almeno, ricevo continuamente informazioni, così tante che non le digerisco e le caco tutte intere. Circondata da opinioni triviali che mi mettono continuamente […]
Intuizione della notte. Il vento esiste solo nelle fessure che permettono lui di parlare. La serratura, a denti stretti, mugola baritona, molto spesso il suo lamento sale d’intonazione, grida terribilmente […]
Un frinìo d’ali impigliate, ogni sera, rimbalzano da una parete all’altra fino a trovare un cantuccio lanoso che li catturi. Mi ronza vicino proprio adesso, un corpicino sconosciuto, vibrante di […]
Eccolo il suono, emerso come una sveglia nel sonno. Vedo una grigia infamiliarità notturna là fuori, oltre i vetri. Non ricordo nemmeno chi sono e perché, le due note poco […]
Teste tagliate come una torta, perpendicolarmente, ad altezza del naso; vedevo il vero viso d’osso riemergere come punte d’iceberg nel mare di spugna rossa. Era un sogno di stanotte. Non […]
Ti ho perso sotto un’onda. Un attimo dopo camminavo fra i corridoi di un supermercato – taglio netto, mancano pezzi alla mia memoria, ma non me ne curo – guardo […]
Sono le colline a generare fiumi, o i fiumi a generare colline? Ricevo paleocontatti con le mani mozzate, dentro una melodia di fischi che prima dell’alba mi inquieta. Temporeggio con […]
Non mi vedo, sopita nel vapore d’assenso e distrazione. Non ricordo di avere un corpo, né un viso. Distinguo una smorfia apotropaica riflessa sul vetro di una finestra riemersa: propaggine […]
Ho bisogno di un suono. Che raccolga questa manciata di pruriti e dia loro una forma compiuta. Ho bisogno di un codice, dettato dai lampi, o scosso da un ramo […]
Ricordo il vitreo bulbo oculare di una volpe appena morta. Voragine muschiosa, sospesa nel nulla. Avevo provato a raccoglierla dalla sua zampa ossuta – scricchiolii di un corpo appena investito […]
Il peso del petto, mi rifugio nei pensieri di spasmi di foglie, nelle macchie inaspettate dei lampioni. Il vento. Tutto scuote, ma scavo una fossa nel suolo. Il buio e […]
La finestra è un faro nel buio. Grida rapaci e brividi di alberi; ogni frequenza è un cono di suono. Precipito nel baratro di un sassetto che, non so come, […]
Mi hai scoperta. Mi hanno svelata proprio i sospiri. – Cosa vogliono dire? – Hai chiesto. L’ultimo che ho lasciato scappare e che si è sfumato sul tuo mento, prima […]
Dunque mi è caduto il libro là dentro. Ma il suo volo mi ha lasciato un lieve desiderio di precipitare al contrario dentro l’infinito, cosa che, in verità, mi è […]
Originally posted on DEDALUS: corsi, testi e contesti di volo letterario:
“Amo la frammentarietà delle forme brevi, libere di cambiare direzione in qualsiasi momento, di saltare un po’ovunque nello spazio…
Giace il campo. Le pillole fragili, sparse a semenza, sono sottili come monete per gli occhi prima di partire. Chiudo il recinto che delimita questo non luogo, ma adesso il […]
Lasciate che mi privi, dato che sono già stata privata, di ulteriori strati che ormai non mi occorrono più. I miei arti, ad esempio, come i rami vigorosi in primavera. […]
Non vivere di emozioni, ma vivi di intuizioni. Ogni cosa, ogni cima di abete incorniciata da una finestra emette un grido atono, una movenza lieve che scuote qualcosa. Pare così, […]
Qualcosa si fa loquace fra i gesti delle mie dita e quelle altrui che non vedo. Ma quei segni di parole insonorizzate altro non sono che ombre dei miei? O […]
Potrei quasi rimanerci per sempre, adesso che l’aria si fa mite. L’alternarsi luce buio, esultanza terrore, quiete nostalgia, è una ruota levigata da una velocità incomprensibile, e non indugia, né […]
È una frazione di secondo, abbasso lo sguardo e li scorgo: i solchi sul tavolo. Graffi remoti che formano lettere o numeri. Due nomi di persona qua e là, un […]
Vedo un corpo, dentro una casa, dentro un pianeta, dentro un limbo di materia. Ogni suo pensiero colpisce le pareti con un tonfo che nessuno può sentire, forse una piccola […]
L’ora non è semplicemente un segmento temporale definito da un certo numero di minuti, ma è anche ora di spazio, luogo etereo del nonsodove. Può accadere infatti di rimanere intrappolati […]
Perché io non sto, non so stare, ovunque nella normalità. E rifiuto l’intrattenere mellifluo che conforta. Paura della solitudine? No, anzi mi affanno in ogni angolo della casa per scovarne […]
La pressione atmosferica ci schiaccia i pensieri sopra la testa, il tempo è dinamico e pare ricalcarne le trasformazioni. Oggi la neve mi coglie, è un sussulto, le crisalidi del […]
Svanire? Forse, e senza preavviso. Il processo fermentativo della solitudine li ha sublimati nell’atmosfera, sparpagliati in ogni singola particella, lasciando i letti disfatti, le dita scolpite nel barattolo di crema, alcuni carrelli che non fanno più alcun rumore.
Esiste un posto, all’interno di un bosco molto fitto, è un’oasi incredibile, c’è sabbia, terra rossa, il cielo infinito come in mare aperto. È un luogo sospeso fra gli occhi dipinti sui tronchi dei faggi. Al centro di questa pozza satura di stupore, in una vasca di fango caldo, vive un corpo.
D’un tratto ho due trampoli sottili, surrealisti, che mi permettono di saltare venti metri per ogni passo. Mi fiondo subito verso una qualunque direzione ma vengo scoperta, cominciano a inseguirmi.
Il terzo giorno Santa Brigida era inghiottita da una nube finissima. Se fossi uscita forse avrei perso con me tutta la testa, soprattutto i capelli che ho fatto bianchi per […]
Caro passante, non so come sono giunta fino a questo punto, seduta su una tribuna di Buti ad aspettare i cavalli del Palio, senza aver dormito, con la testa pesante […]
Sto diluendomi. Gocciolo e il peso si asciuga. Il filo metallico che percorre perpendicolare il mio esistere diviene sempre più nudo, dunque più sensibile all’alito acido dell’accadere. Vado semplificandomi, sfogliando […]
Finisce così, Papavero. Sempre che finisca davvero; in realtà credo sia solo una sospensione necessaria, un po’ come l’esistere qui sulla terra. Un punto di equilibrio nel disequilibrio. Ti […]
[…] Nel pomeriggio il buio giunse con alcuni fiocchi. Altea osservava i fiati granulosi soffiati dalla porta che si apriva e si chiudeva. Alcuni chicchi di neve si lanciavano […]