
Ho bisogno di un suono.
Che raccolga questa manciata di pruriti e dia loro una forma compiuta.
Ho bisogno di un codice, dettato dai lampi, o scosso da un ramo sul ciglio della strada. Si affaccia in saluto, è una mano secca di foglie. Punto linea punto, punto accento linea seme. Si inchina al vento.
Fuga dalla nausea del sentire. In un luogo riservato al vuoto, nostalgia d’assenza emotiva. Cerco uno spazio per la trasparenza, con temperatura colore 2000 k. Se ci abitassi delineerei solo difformità al mio fianco perché non sono capace di costruire un viso che mi consoli. Buon odore quando ci si abbandona, lascio riposare la coscienza: eclissi caleidoscopio.
Non un essere compiuto, giacerei con orecchie distopiche e arti sparsi, fluidi viscosi o improvvisa tempesta di polvere fine. A dirigere l’onda amorfa 8 hertz, pareidolie a tratti.
Linea punto punto, linea linea linea, punto punto punto linea, punto.
Seguo i miei fari proseguire sull’asfalto, a sinistra la linea bianca dice: linea linea linea…cinque linee: zero gradi. Rischio sbandamento temporale, le ruote fanno prurito alla strada, io mi faccio prurito coi pensieri. Fermo il mio secondo veicolo, l’auto, proseguo a piedi col mio primo veicolo, il corpo. Dall’alto vedrei solo un paesaggio buio, l’essere (io) che lo percorre non ha alcuna azione rilevante, è parte stessa del paesaggio. “Veduta notturna con accessori mobili.”
Non è il mio corpo un essere che percorre, è spazio – disomogeneo – dentro lo spazio.

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<3
Notevole e anche molto riflessivo. Brava❣❣❣
Ti ringrazio molto!
Non riesco a mettere il “like” allora te lo metto per iscritto che mi piace molto!
Ti ringrazio!
Fuga dalla nausea del sentire. In un luogo riservato al vuoto, nostalgia d’assenza emotiva. Cerco uno spazio per la trasparenza, con temperatura colore 2000 k. Se ci abitassi delineerei solo difformità al mio fianco perché non sono capace di costruire un viso che mi consoli. Buon odore quando ci si abbandona, lascio riposare la coscienza: eclissi caleidoscopio.
Questo pezzo è’ bellissimo! Te lo rubo!
Molto lusingata! :D
Una narrazione molto originale ed intensa. Complimenti!
Grazie per aver aggiunto il mio spazio nei blog che segui. Sono onorata.
Un saluto
un saluto a te :)
Ciao Rebecca … l’indicibile è un doppio d’uno che già conosci… un ombra di fumo che può volare lieve…dimentica l’altro blog ed il nome… bello rileggersi :-)*
Ah! molto bene :)
:D si…benissimo ;-)
Ciao Rebecca :-)
Il testo è decisamente antifestivo, meno male! … però, è una mia debolezza, approfitto dell’occasione per farti i miei Auguri :-)
P.s. Stavolta non dico le impressioni che ho provato leggendo, ma le tengo da parte, magari, chissà, per una contro-recensione 2.0 ;-)
Un abbraccio
G
Auguri di buone cose a te! Le feste mi piacciono, ma solo per il cibo. E purtroppo no, qui non si parla né di festa né di cibo :)
(Una contro-recensione 2.0 potrebbe essere un bellissimo regalo :P)
❤
Bellissimo, complimenti, ed è bellissimo il tuo lavoro di ricerca sul linguaggio. Questa composizione mi ricorda Kandinskij, le opere tra il 1909 e il 1911, passaggi già astratti a fianco di passaggi che non lo sono ancora, il tutto amalgamato in una sinfonia luminosa di colori.
bellissimo! :O me ne consiglieresti una in particolare? (Un’opera di Kandinskij di quel periodo dico)
Così su due piedi mi viene in mente quel paesaggio con i tre cavalieri in diagonale, ma forse c’è qualcosa più in sintonia con il tuo scritto. Ci rifletto con l’aiuto dei libri, che ora non ho a portata di mano, e poi ti dico.
Il titolo del quadro con i tre cavalieri è Paesaggio romantico, e in effetti è in sintonia. Considerato il contenuto della tua composizione mi sembrano in sintonia anche Impressione III-concerto, con quel bellissimo suono giallo in espansione, e Improvvisazione 20-due cavalli, dove si vedono un po’ di linee e punti che, sebbene non ci dicano “dove”, ci stimolano a domandarcelo. Auguri, Rebecca, e grazie di condividere con noi i tuoi gioielli.
Pezzo molto bello. Chapeau. :-)
Grazie mille!
Bello. L’ultima parte forse è un po’ confusa.
Cercherei una,sintesi e proverei a metterla in versi.
.
Troppo tardi!
Pruriti e suoni solleticano ogni mio ganglio. Scherzi a parte, sei onirica, ogni tuo post sarebbe degno di un corto di Lynch.
Booooom, commenti così mi fanno esplodere i cervello! <3
Colpa e merito dei gangli :P
Sono pure linfatica!
Anche oggi ho sentito il bisogno di venirti a trovare come l’operaio la sua ape regina, anche a rischio di perire nell’ultima estatica visione. E dunque addio, prima che torni adolescente e m’innamori!
Solo il caso ha voluto che conoscessi il tuo ‘lavoro’ di poesia, racconti…immagini. Delicato e non definitivo ma al tempo stesso sicuro e preciso, finanche crudele quanto può esserlo il coltello del macellaio…Non riesco a trovare un confine delineato, una distinzione visibile tra il tuo mondo onirico e quello materico. Stai nella grazia della sospensione che è privilegio rarissimo. Brava!! p.
❤️❤️ oh grazie
Devi ringraziare eventualmente la tua genia, il tuo vissuto e come sei riuscita ad elaborale entrambi, ma soprattutto devi ringraziare (sempre con la dovuta umiltà) te stessa, perché in questo mondo siamo più soli di quanto immaginiamo. Arrabattarsi con testa e cuore rimane un argine al vuoto. Seguirò con piacere ed interesse la tua ‘presenza’. P.
Inviato da iPad
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oooh <3
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